Pagina:Kant - Geografia fisica, 1807, vol. 1.djvu/342

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ne comparve uno ai 13 di ottobre 1787 prima di mezzo giorno: tutta la mattina il cielo fu coperto di nuvole piovane, l’aria era poco in moto, ed il vento senza una direzione fissa. Il barometro s’innalzò, e ricadde diverse volte assai presto. Le nuvole si accumularono come montagne, ed urtaronsi insieme con violenza; la loro celerità s’accrebbe ad ogni momento, e particolarmente si precipitarono con una celerità incomprensibile verso terra. Tutte le parti dell’orizzonte in un momento si misero in moto, come se volessero unirsi in un punto solo. Il centro di questa montagna di nuvola, che a poco a poco prese la figura d’un cono accorciato e rovesciato, fu di diversi colori, che in generale si ridussero al bruno o al turchino. Dalla parte superiore uscirono fulmini, e il movimento vorticoso intorno all’asse fu rapido, ma irregolare. Per fortuna non ebbe questo turbine alcun movimento progressivo, e le regioni vicine non ne soffrirono la minima cosa. Il cupo stridore della tromba, il fracasso terribile dei tetti che precipitarono, lo scoppiare di un albero forte spezzato, il quale fu strappato colle sue innumerabili e grosse radici, mise tutti