Pagina:Kulmann - Saggi poetici.djvu/123

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     Terpsicore la snella,
     145Ch’al suon del grato liuto
     Del biondo intonso Apollo
     Alle sorelle mostra
     Nuova leggiadra danza
     Dai ratti e gaji passi....
150Calliroë non crede
     Alle sincere lodi
     Delle compagne sue,
     Quantunque miri e encomi
     Ogni vago lor passo.
     155Quanto ama e favorisce
     Le giovani compagne,
     Tanto odia ed abborrisce
     E con severi e biechi
     E disdegnosi sguardi
     160Respinge i pastorelli.
Aminta, il bell’Aminta,
     Il fior de’ pastorelli
     Circonvicini, vede
     Baldanzosa ed altera
     165Calliroe farsi innante.
     Sfugge egli dalle mani
     De’ dissuadenti amici,
     Per offerirle bella
     Coppia qual neve bianca
     170Di giovani colombe:
     Poich’egli udio sovente
     Narrar dalle compagne,
     Che bramava aver belle
     Due candide colombe.
175Sorridendo salutano
     A gara il bell’Aminta .
     Tutte le pastorelle,
     Ed all’amica loro
     Rimproverano il suo
     180Dispettoso contegno,
     Con che Aminta riceve.
Così Aminta le dice:
     «So che spesso bramavi
     Aver giovine coppia
     185Di questi vaghi augelli.
     Più giorni traversai
     L’immense selve nostre
     Finchè scopersi queste
     Bellissime colombe.
     190Ammaestrate sono
     A pigliar dalla mano
     Il nutrimento loro.
     Vengono se le chiami,
     E vanno ovunque vai.
     195Accetta con favore
     Il mio povero dono.»
Ma Calliroë, piena
     Di sdegno, l’abbandona
     In un col gentil dono...
200Fra tutte la più giovine
     Col dito sulle labbra
     Fa cenno alle compagne
     Di seguirla tacendo.
La seguono, e discuoprono,
     205Di folte rose all’ombra,
     Sull’erba molle steso
     Amor che dorme; giacciono
     Dispersi intorno a lui
     Arco, faretra e frecce.
     210«Andiam, andiam, sorelle!»
     Esclama Calliròe,
     «Andiamo e distruggiamo
     Il rio poter d’Amore!
     Spezzate l’armi sue,
     215D’or innanzi saremo
     Secure dalle tante
     Insidie sue crudeli.»
     E con rapido passo
     Avventasi ad Amore,
     220Le preghiere, gli avvisi,
     Le minaccie sprezzando
     Delle turbate amiche.
     Spezza con empia mano
     Tutti gli stral del Dio.
     225Parimente volendo
     Spezzare l’arco d’oro,
     Ogni suo sforzo è vano.