Pagina:Kulmann - Saggi poetici.djvu/159

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     Fra lor Penati Androcrate,
     E questo monumento
     735Che si vede da lungi
     Nella vasta pianura
     Dall’Asopo bagnata,
     Alzarono all’Eroe.
     Ancora ai tempi nostri,
     740Al ritorno de’ giorni
     Lunghissimi di state,
     Si festeggia con pompa
     La volontaria morte
     Del venerato Eroe.
745Qui talora si scorge,
     De’ pastorelli al dire,
     Allo spuntar dell’alba,
     Sua venerabil Ombra
     In forma di leggiadro
     750E maestoso cigno,
     Col collo, il petto e l’ali
     Variegate finora
     Di bel purpureo sangue
     Ei con agiato passo
     755La pianura traversa
     Dal Citerone al fiume.
     Bevuto ch’ha tre volte
     La fresca e limpid’onda,
     A vicenda fissando
     760Sulla città lo sguardo
     E sulla regia tomba
     Non lontana di Leito,
     Ei di nuovo traversa
     Tutta l’immensa valle,
     765Finch’egli arrivi a questo
     Colle da lungi visto.
     Fatto tre volte il giro
     Del monumento suo,
     Ei le grand’ali spiega
     770Ed in un batter d’occhio
     Tra vapori sparisce,
     Ch’indora il nuovo sole
     Al piè del Citerone.