Pagina:Kulmann - Saggi poetici.djvu/161

Da Wikisource.

— 159 —

     Rassereni la notte
     Onde sediamo cinti,
     E sulle triste mura
     65Di nostra eterna stanza
     Presenti debol quadro
     Della trascorsa vita...
     Godete, amate figlie,
     Godetevi la vita,
     70Mentre il potete ancora.
     Verrà la Morte, e cruda
     Strascineravvi seco,
     Come nel fior degli anni
     Spietata me rapìo,
     75L’alte grida sprezzando
     Dei genitori orbati,
     Ed il pianto sprezzando
     Delle dolci compagne.»