Pagina:L'asino d'oro.djvu/52

Da Wikisource.
36 dell'asino d'oro

rine fartegli parere! o se unti col liquor dell’Arabia ti appariranno con eburneo pettine dirizzati, o gli vedrai con morbida seta con oro intrecciata ritener dietro alle spalle! e occorrendo poscia agli occhi dello amante, in guisa di specchio gli renderan la immagine della sua donna più bella e più gradita. Che dirai tu, quando gli scorgerai avvolti da maestra mano riccamente con mille dolci nodi, o sopra delle bianche spalle darsi in preda alle lascive aurette? Tanta è finalmente la dignità della chioma, che avvegnachè una donna sia ornata di perle e d’ostro, vestita di drappi mollissimi, e porti addosso tutto il suo corredo, e non abbia rassettati i capelli, ella mai nè pulita nè bella apparirà. Ma eglino nella mia Lucia non soverchio riordinati, ma negletti ad arte, le davano grazia graziosissima; imperciocchè, avendo lasciata andar la folta chioma assai dolcemente dietro alle spalle, e posandosele in sul collo sopra ad una gorgeretta increspata ch’ella aveva, e raccoltogli un poco insieme intorno al fine, con un benigno nodo se gli aveva ritirati insino in sulla sommità della dirizzatura. Non potetti io più temperar la voglia mia, e accostatomele, le diedi un bacio in sul capo, appunto in quel luogo, che io vi dissi, ch’ella si aveva legati i capelli. Allora scossa un pochetto la fronte, e rivoltasi verso di me con certi occhi ladri, mi disse: O scolaretto, tu ti pasci d’una dolce e amara vivanda; guarda che la dolcezza del mele non ti empia lo stomaco di fele amarissimo. O che amaro, risposi io, può esser questo, ben mio? che per un di cotesti baci non mi curerei d’esser messo ad arrostire sopra di cotesto fuoco. E di queste in altre piacevoli parole trascorrendo, io non restai mai finch’ella non mi promise d’esser la sera vegnente in camera con esso meco. Dopo le quali parole ne dispartimmo. Allora appunto era mezzo dì, e Laura mi manda a presentare un buon porco, e cinque galline, e un baril di vin buono e di parecchi anni. Laonde io chiamata Lucia, dissi: Ecco il confortatore di Venere, ecco il combattitore, ecco il