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458 smucciare — snello.

struggere errare. Il got. è marzian inciampare scandalizzare. Il bl. ci presenta vb. marrire già all’an. 802, in un Cap. di Carlo M. che ha legem bannum praeceptum marrire = disturbare offendere la legge. Questo bl. marrire fu molto usitato nel medio-evo come i deriv. marritio danno detrimento dolore, e marritus liquefatto fuso; ma solo nel territorio fr. e tedesco, mai nell’it. L’it. smarrire presupporre un marrire che non è documentato, ma che è reso non solo possibile ma probabile dall’esistenza dei deriv. antiquati marrimento sbigottimento (Brunetto L.) e marrito sbigottito (Guittone). L’ipotesi riportata dal Ducange che vb. bl. marrire proceda da nome l. marra zappa, è insostenibile per senso e per forma. Il tm. ha perduto il ceppo marrjan; ma lo conserva l’ing. in to mar. Der.: smarri-gione-mento-tamente-to, smarruto.

Smucciare, sdrucciolare, scorrere, sfuggire (Fra Giord.; Boccaccio). Il Caix lo rannoda a fr. musser nascondersi che il Diez trae da t. mûzen, e il Grandgagnage da mat. muchen agire ocultamente. L’it. peraltro si scosta un po’ dal signif. del fr. ed anche del t., ma il lad. micciar svignarsela, fa il parallelo all’it. pel senso, e conferma l’unità del gruppo e dell’origine. V. mucciarsi.

Snello, agile, destro, leggiero, sciolto (Brunetti, Dante). Rispondono: prov. esnel irnel, afr. isnel ignel enel lesto, svelto, destro, norm. inele d’ug. signif. È ignoto al bl., pare tuttavia che sia d’imprestito antichissimo, ponendolo il Mackel fra quelli del primo gruppo. Deriva da ger. snël (l) che produsse: aat. mat. snël lesto, agile, veloce, spedito, pronto; difficile a prendersi, premuroso, vivace, gaio, vigoroso, alacre, forte; tm. schnel rapido, veloce, presto. L’as. era snël snëll, l’ags. snëll d’ug. sig., scozz. snell amaro, anrd. sniallr, sniöll snialt abile, valente, specialmente nel parlare, snilld eccellenza, valentia nal discorrere, snillingr uomo valente, eccellente parlatore Vigfusson 575, Möbius 396. Il Kluge osserva che il significato del-