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bolzone — bordello. 47

di bozza, dovuto all’uso toscano che riproduce col doppio c la doppio z lombarda. Risale a mat. bûze butze [aat. bûzo] “cosa ammaccata o gonfia”, da vb. bôzen urtare ammaccare. Il bl. bocia baucia ricorre dopo il 1200 e quindi più che altro è ricalcato sulle voci rom. V. Bozza. Der.: bocc-etta-iuolo.

Bolzone bolcione, strumento mil. da rompere muraglie, sorta di freccia (Guittone, Villani). Paralleli; afr. a. sp. bouzon bozon, prov. bosso. Risale ad aat. bolz donde mat. bolz tm. Bolz Bolzen d’ug. sig.; anrd. bolte, ing. bolt. Ol. bout vale solo “chiodo, brocco di rampone”. Tema preger. era bhldós. Trarlo col Diez da l. bulla con suffisso cio mi pare assurdo per senso e per forma; e il bl. bultio che egli dice trovarsi in glosse tedesche antiche, sembra piuttosto riflesso di ags. bolt; e neppure è ammissibile una derivazione da bl. * bulta accorciamento di l. catapulta, che ad ogni modo non inchiuderebbe ambedue i sensi del vocabolo in quistione, sensi che sono invece presentati dal ger. Che aat. bolz provenisse poi da l. catapulta è escluso dallo Schade e dal Faulmann, che il cavano da vb. bolôn scagliare rotolare. Bl. bolzonus-um ricorre spesso in Italia e in Francia dopo il 1300; quindi è riproduzione delle rispettive voci romanze. Entrò probabilmente poco dopo il 1000. Der.: bolzona-re-ta-to.

Bompresso, albero sporgente obbliquamente dalla prora (B. Crescenzio, Naut. Med. 1607, Dudley Arc. del mare 1630). Riproduceva direttamente sp. bauprès che con fr. beaupré riposava su ol. boegspriet, tm. Bugspriet, m. ing. bowspriet ing. bowsprit il quale termine ger. etimologicamente vale “asse curva”, risultando da bug = curvo, e da spriet forma ol. di t. Brett tavola.

Bordello, postribolo, chiasso (Novellino, Dante). Risp.: fr. prov. bordel sp. bûrdel d’ug. sig., ma originariamente “capannuccia”. Afr. bordele vale “cattiva capanna”. Da fr. bordel originarono ing. bordel brothel, ol. bordeel, tm. Bor-