Pagina:L'ingegnoso cittadino don Chisciotte della Mancia.djvu/27

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6 DON CHISCIOTTE

tirò due colpi, & col primo, & in un subito disfece quanto haveva fatto in una settimana; & gli dis- piacque assai il vedere, con quanta facilità l’haveva spezzata, & per assicurarsi di questo, la fece di nuo- vo, mettendovi per la parte di dentro certe sbarre di ferro, che lo potessero rendere sicuro della sua fortezza, & senza farne altra prova, la tenne, & de- stinò per celata finissima, con buffa. Se n’andò poi a dare un occhiata al suo Ronzino, & se bene ha- veva ne piedi, più quarti, che non hà crazie, ò ba- iocchi un giulio, & più mancamenti, che il caval- lo del Gonnella (che tantum pellis, & ossa fuit) con tutto ciò gli parve, che ne’l Bucefalo d’Alessandro, ne Rabiecca del Marte gli si potessero agguagliare. Stette quattro giorni a pensare, che nome gli dove- va porre, perché (secondo che egli discorreva tra se stesso) non era ben fatto, che cavallo di Cavalie- ro si grande, & buono di sua natura, non havesse un nome notissimo, & cosi procurava d’accomo- darvene uno, che dichiarasse chi era stato avanti, che fusse di Cavaliero errante, & quello che era all’hora, poiché conveniva, che mutando il suo pa- drone, stato, egli ancora mutasse il nome, & l’ac- quistasse celebre, & sonoro, come richiedeva il de- coro, del nuovo ordine, & esercizio, che professa- va. Et così doppo haver formato, cancellato, leva- to, aggiunto, disfatto, & tornato a rifare nella sua memoria una infinità di nomi, si risolvette final- mente di chiamarlo Ronzinante: nome (al parer suo) alto, sonoro, & significativo di quello che era stato, & di quello che era al presente; & prima di tutti gli altri Ronzini dei mondo. Havendo posto nome,