Pagina:La Valle Seriana.djvu/73

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COMMIATO.


Prima di separarci dai nostri benevoli lettori, coi quali vogliamo sperare di rivederci nella seconda parte di questo lavoro, per scorrere insieme il resto della Valle1 e, ammiratane dapprima la stupenda cascata, salire insieme sino alle sorgenti del Serio ed a’ suoi laghi, quali il Verbano, il Bardellino ecc., non possiamo tralasciare di notare pei signori villeggianti nazionali e forestieri come il clima di questa Valle descritta, sia assai salubre essendone l’aria asciutta, sottile ed elastica e mantenendovi i venti di sera sereno il cielo per circa due terzi dell’anno. Aggiungiamo che gli abitanti sono nella pluralità ospitali, cortesi, laboriosi.

Ed allorquando la primavera fa ritorno e la natura «il suo verde ammanto veste» ecco pure il mandriano fare ritorno co’ suoi armenti, ai pascoli de’ circostanti monti. È costume di questi valligiani, massime a’ giorni festivi, recarsi, in sul fresco del mattino in liete e numerose compagnie, sulle cime dei medesimi e quivi gustare del buon latte e della squisita panna. L’andarvi è sempre delizioso, perchè rallegrato, nascosti fra i ramosi alberi o tra il folto de’ cespugli dei boschi rallegrato diciamo, dal melodioso flautato canto dell’usignuolo, di quello del capinero, dei tordi, dei merli, delle cingallegre, delle cutrettole, de’ fringuelli e varii altri quivi nidificanti,

  1. Prima però di intraprendere la 2ª parte della nostra gita, trovandoci già a Clusone, non vorremo tralasciare di fare una visita a Rovetta (km. 3.400) patria dei più volte citati in questa Guida, fratelli Fantoni. Vi potremo osservare in cinque stanze quanto i loro discendenti conservano in opere, modelli e migliaia di disegni la maggior parte de’ loro illustri antenati, il resto di altri artisti, è una collezione di stampe e circa 8000 volumi, tra i quali i manoscritti di Lorenzo Mascheroni, alcuni di S. Tomaso d’Aquino, il tomo VIII delle opere di Voltaire, edizione di Dresda 1778, con correzioni dell’autore stesso nel più delle pagine, dono del signor Famia, amico di Alessandro Manzoni.