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cabili alla cavalleria all’infuori del terreno di piazza d’armi, e perciò da sopprimersi.

Il passare dall’ordine di battaglia all’ordine in colonna di squadroni con distanza1, è un movimento che il regolamento fa precedere dalle seguenti riflessioni — «L’ordine di colonna per squadroni può essere con distanza o serrato; generalmente in tutte le evoluzioni si usa la colonna in ordine serrato siccome la più adatta, sia perchè essendo immediatamente sotto la sorveglianza di chi la comanda, diventa più maneggevole che non qualunque altra colonna con distanza, ed è tale massa che colla maggiore celerità si può spingere in tutte le direzioni. Il difetto di questa colonna consiste nella difficoltà di spiegarsi prontamente sui fianchi.»

Manco male che ci si riconosce un difetto! — E in vero quando anche non ne avesse altri, questo solo basterebbe a ristringerne assai l’uso, e ad escluderne i pretesi vantaggi; perchè troppo contrario alla necessità su cui debbono essere basati tutti i movimenti della cavalleria, cioè, di poter far fronte d’ogni lato colla stessa celerità e prontezza. — Oltracciò tutte quelle altre virtù, onde il regolamento cotanto esalta quest’ordine di colonna, non sono che false conseguenze di più falsi principii; pericolose e di fallace ammaestramento, a quanti, non avendo abbastanza cognizioni per discernere il vero dal suo contrario, ritengono sempre come principii inconcussi tutti i dettami d’un regolamento, cui l’applicazione in molte sue parti potrebbe un giorno esser loro funestissima.

Certo che la colonna è l’ordine naturale tattico, ma ciò non vuol dire che debba esser proprio la colonna serrata. — In materia militare, non v’è nulla d’assoluto, e talvolta partendo anche da un eccellente principio, lo spirito di sistema o d’imitazione, tradizionale nell’arma, può indurre in errore.

La colonna di squadrone è una colonna accidentale, perchè di rado gli ostacoli d’un terreno e i progressi dell’agricoltura

  1. Vol. 3° del Regolamento $ 1853 al 1856, pag. 262 e 263.