Pagina:La desinenza in A.djvu/55

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Sezione di una casa civile a due piani.



O Pùbblico, o solo mio Rè, si fà porta. Due lire e tu sei in teatro, ¡Animo! risparmia un pajo di guanti, un nastro, un fiore, un sacchettino di dolci, e ardisci di non scroccarmi il biglietto. ¿Chi è mai, che con un cinque-centèsimi in tasca, avrebbe tanta impudenza di domandare, per grazia, a un panattiere un panuccio? ¿non si paga, fors’anche, una sbornia che ti fa misurare la terra tra le fratellèvoli risa del pròssimo? ¿non si paga un amplesso che ti lascia un rimorso? ¿non si paga perfino un rimedio che ti assassina il palato, e, peggio ancora, lo stòmaco? Pùbblico-Rè, tràttami almeno, ti prego, come tratti il tuo cuoco, il tuo sarto, il tuo eròtico araldo. Nè ti rattenga la pietosa paura di ri-