Pagina:La guerra del vespro siciliano.djvu/284

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268 la guerra [1284]



Alla battaglia seguì un ridevol caso. Avea fatto Ruggiero assai onore al principe: e questi riccamente armato, in mezzo a molti cavalieri sedea nella capitana, quando una barca di Sorrento si appressò con messaggi del comune; i quali, credendolo l’ammiraglio, offriangli quattro cofani di fichi fiori e dugento agostali d’oro «per un taglio di calze; e piacesse a Dio, seguiano, che com’hai preso il figlio, avessi anco il padre; e sappi che noi fummo i primi a voltare.» Sorrise il principe, e a Loria disse: «Per Dio, ch’ei son fedeli al re1:» ma lamentando la slealtà dei soggetti, scordava il giovin Carlo chi fosse stato il primo a infrangere il social patto, e la crudeltà scordava del suo governo, l’avarizia, la superbia, la tirannide sconcia e brutale.

E al castel dell’Uovo2 suonavano di pianti femminili le stanze della principessa, ch’era salita sul più rilevato scoglio

  1. Giachetto Malespini, cap. 222.

    Gio. Villani, lib. 7, cap. 93.
  2. Saba Malaspina dice Castrum ad mare, e che la principessa salì scopulum castri. D’Esclot anche parla di castello di san Salvatore al mare, e fa supporre che nello stesso trovavasi prigione la Beatrice; Montaner porta costei serrata nel castel dell’Uovo. Queste circostanze riunite non lascian dubbio, che anche il primo parlasse del castel dell’Uovo, che sorge su rilevato sasso in mezzo al mare, come penisola.