Pagina:La guerra del vespro siciliano.djvu/292

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276 la guerra [1284]

per la virtù di Guglielmo de Ponti catalano, e d’un picciol presidio di Catalani e Siciliani, nel quale si noveravan Messinesi trecento. Sostennero i nostri ogni più duro assalto; e la vigilanza alle guardie faticosissima ai pochi: e con fino saettar dalle mura scemavano gli assedianti, gente vendereccia o venuta a forza, odiante forse il vecchio re cui la fortuna volgeva le spalle, e mormorante per la penuria delle vittuaglie, non provvedute abbastanza dal principe di Salerno, e scarsissime d’altronde quell’anno