Pagina:La guerra del vespro siciliano.djvu/318

Da Wikisource.
302 la guerra [1285]

Villani guelfo, favoleggia che lo stesso dì predicossi la sua morte a Parigi per frate Arlotto de’ minori e Giardin da Carmignola maestro dello studio, ambo lodati astrologhi1. Il siciliano Speciale notò, come in quel tempo spaventevol tremuoto scosse l’Etna; e poi squarciandosi il fianco orientale del monte, ne sgorgò fiume di lava che correa sulla chiesa del romitaggio di santo Stefano, ma giuntavi, si spartì in due rami senza pure lambirla2. Un frate spagnuolo in vece di prodigi sul fato di Carlo, scrisse il nobil contegno del re d’Aragona, che risapendolo all’assedio d’Albarazzin, senz’allegrezza sclamò, esser morto un dei più prodi cavalieri che fossero stati unque al mondo3.

  1. Gio. Villani, lib. 7, cap, 95.
  2. Nic. Speciale, lib. 1, cap. 29.
  3. Geste de’ conti di Barcellona, cap. 26, nella Marca Hispanica del Baluzio.