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FIORINO LARGO — 166 – FIORINO STRETTO

Colonia, diviso in 12 Soldi, questi di 12 Denari, il Denaro di 2 Oboli e l’Obolo di 2 Pites o Pougeoises. Questo sistema durò fino al 1794, epoca nella quale Ginevra introdusse quello decimale con la Genevoise o Scudo da 12 Fiorini (mrn., II, 261).

Ginevra (1500) - Fiorino per i Soldati.


Fiorino largo. Era così detto quello battuto sopra tondini di maggior diametro, ma di assai basso rilievo e più sottili, onde impedirne la ribattitura. Nel 1463 era più leggero dello stretto di 4 di grano (gso.); ma quando nel 1422 fu dalla Rep. fiorentina ripresa la battitura dei buoni Fiorini d’oro al taglio a 96 2/3 per lib. il Fiorino largo era di peso maggiore dello stretto.

Fiorino largo di galea. Questo Fiorino fu coniato in Firenze nel 1422 alquanto più pesante del vecchio Fiorino, cioè di 1 Denaro ad oro, in modo che per ogni 96 Fiorini l’aumento era di 2/5 di Fiorino. Si disse di galea perchè destinato al commercio con il Levante (zmi., 309 (90).

Fiorino largo d’oro in oro. Una legge del 14 ott. 1501, promulgata in Firenze, onde apportare rimedio alla confusione che il continuo aumento della valuta del Fiorino cagionava al commercio, ordinò che tutti i conti, tanto pubblici che privati, dovessero essere ridotti a Fiorini d’oro effettivi, i quali vennero chiamati Fiorini larghi di oro in oro. Tale legge non fu mai osservata (aami., 160).

Fiorino largo mantovano. Si usava così chiamare in commercio il Ducato d’oro battuto da Ludovico III marchese di Mantova (1445-1478) (pns., II, 27).

Mantova Ludovico III (1445-1408).

Fiorino largo mantovano.


Fiorino leggiero. Vedi Fiorino de suggello vecchio.

Fiorino lucchese al s. Martino. Sostituì il Grosso d’oro che era di peso superiore di qualche grano al Fiorino fiorentino circa il

1340. Per la prima volta si vede nelle monete di Lucca scomparire ogni distintivo di sovranità cui fu sostituito il s. Martino o il s. Pietro protettori della repubblica e della città. Pes. gr.ni 68, bontà car. 23, 19.

Fiorino lucchese al s. Pietro. Ricuperata la libertà dopo la Signoria dei Pisani coniarono il Fiorino con s. Pietro pes. gr.ni 68-69 1/2, car. 22 (mml., t. viii, n. 6), facoltà che ottennero da Urbano V nel 1387 quando questi passò da Lucca. In uno strumento del Notaro Giulio Castracane dell’anno 1292 si legge: «Libras trecentum Denariorum lucentium argento, ad rationem floreni auri de solidis triginta et octo et denariis sex pro quolibet floreno» ma qui si tratta evidentemente di Fiorino fiorentino. Vedi Fiorino al s. Martino.

Milano - Luchino e Giovanni Visconti (1339-1349).

Fiorino milanese.


Fiorino milanese. Fu coniato in Milano, la prima volta, da Luchino e Giovanni Visconti (1339-1349) e dai successori e mantenne quel nome finchè Gian Galeazzo Visconti non assunse nel 1395 il titolo di Duca ed allora il Fiorino prese il nome di Ducato. Il Fiorino milanese fu emesso a 24 car., pes. gr.mi 3,500 e del valore di Sol. 32 di Lira imperiale.

Milano - Galeazzo II e Barnabò Visconti (1354-1378).

Fiorino milanese.


Fiorino olandese. Vedi Gulden e Fiorino d’Olanda.

Fiorino papale. Vedi Fiorino di Camera papale.

Fiorino piccolo, (Floreni parvi). Si diede questo nome in Firenze al Denaro da 12 a Soldo. Nel 1345 ne andavano 48 per un Grosso guelfo e nel 1366 pes. gr.ni 8 1/5 ed avevano di fino 2/3 di grano. In seguito calarono di peso a gr.ni 8 e di fino a 5/8 di grano e ne entravano 90 per un Grosso (gcr., II). Furono coniati la prima volta nel 1319 al taglio di 540 per lib.

Fiorino romano. Vedi Ducato romano.

Fiorino saracenato. Vedi Sultanino.

Fiorino stretto. Si disse dei primitivo Fio-