Pagina:La pastorizia.djvu/40

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libro secondo. 31

Terren piove, e si crea l’amaro nitro
Che Marte ha in cura ed Esculapio. Ad atra
Fuligine congiunto e a fiammeggiante
215Zolfo, di morti e di vendetta il primo
Lo fa stromento; e meditando agli egri
Nuovo soccorso che li salvi, il nume
Dell’arti salutifere lo stempra
In pura onda di fonte, ed a begli usi
220Nell’officina spirital lo serba.
Quando fra l’ombre biancheggiar vedrai
L’incerta aurora, allor traggi dal chiuso
Il famelico gregge. Erri a diporto
Ne’ vicin campi, e sè purghi all’aperto;
225Mentre tu, stando nell’ovil, dài giusto
Ordine a tutto e norma: e le sozzure
Della notte rimovi. Allor disponi
Quel che serbato a miglior tempi avrai;
E sì lo parti e drittamente estima,
230Che non vi manchi il poco, o il troppo avanzi.
Non veduto porrai dentro ai presepj
L’amato cibo; chè altrimenti a vile
Cade perduto e non satolla il gregge.
Chè se recasse alcun pieni i canestri,
235O fra le man dell’odorato fieno