Pagina:La signora dalle camelie.djvu/80

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rivederla, se non avessi sentito a ripetere dalle stesse sue labbra quanto mi aveva scritto... ho voluto guarire dall’amore sotto l’egida del disprezzo, obliare il passato odiandola. Io sono qui venuto perchè ella pure verrà. Quello che succederà l’ignoro, ma qualunque cosa succederà, avrà bisogno della tua amicizia, o Gustavo; essa ha un amante, egli potrà chiedermi ragione d’un affronto; ebbene, noi allora ci batteremo, e ci batteremo a morte.

Gustavo. Ah!

Servo. (annunziando) La signora Margherita Gauthier, ed il signor barone de Varville.

Armando. Dessa!

SCENA QUARTA


Margherita Gauthier, il barone Varville, Olimpia, Duvernoy, Gastone de Rieux e detti.


Olimpia. (andando verso Margherita) Tu arrivi ben tardi, Margherita.

Varville. Noi veniamo dal teatro dell’Opera, (stringe la mano a’ suoi amici).

Duvernoy. (Margherita, Armando è qui!)

Margherita. Armando!

Duvernoy. Sì. (in questo momento Armando, che si è seduto ad un tavolo di giuoco, vede Margherita. Essa gli sorride. Armando la saluta freddamente).

Margherita. Ho fatto male a venire a questa festa!

Duvernoy. E perchè!

Margherita. E me lo chiedete?

Duvernoy. Al contrarlo: un giorno o l’altro bisognava