Pagina:La tecnica della pittura.pdf/12

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prefazione 3

ragguardevole di sostanze minerali, vegetali ed animali che esigono manipolazioni speciali e prefisse superfice d’appoggio: dipendente l’impiego migliore dei colori dalla più ampia comprensione dei fenomeni riguardanti la luce è ovvio come le pratiche inerenti alla preparazione d'esso materiale e le norme che devono guidarne l'applicazione all'opera d’arte si risentano dello stadio di coltura tecnica che informa un'epoca, una scuola od una personalità artistica, e se avvenga che un dipinto, tenuto in condizioni propizie di conservazione, si alteri e rovini assai prima della durata raggiunta da più antiche opere, ciò non si possa ascrivere che alla cattiva costituzione materiale, come non altro che a cattiva intelligenza dei mezzi dell’arte si addebita ogni mancato effetto pittorico, soprattutto quando da altri, in opere e per fini analoghi, si sia veduto ricavare dagli stessi mezzi una più persuadente imitazione del vero.

Questo apprezzamento così semplice e spontaneo al quale deve fatalmente sottostare ogni opera pittorica mancante dei requisiti della durabilità e del pregio d'arte, inchiude un avvertimento che importa assai sia sempre vivo nello spirito di chi si accinge a percorrere le vie dell’arte, quello cioè che, per quanto ridotti a mal partito gli studî tecnici di una determinata epoca, non però si verrebbe mai a scagionare l'opera del pittore dai difetti che ella ha con sé rispetto alla consistenza materiale e nei riguardi coll’arte, perché nello stesso modo che l’entità del danno di un colore che scrosta da un dipinto non si menoma pel riflesso che le cognizioni tecniche dell'autore o del suo tempo non potevano essere tali da prevedere e provvedere a simili inconvenienti, così in alcuna maniera si può esteticamente pregiare un dipinto privo di valore d’arte per quante considerazioni, di epoche, di luoghi, di mezzi e di intendimenti si potessero invocare in suo favore.