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origine dei diversi metodi di dipingere 33

Tanti elementi costitutivi dell'antica pittura egiziana, corrispondenti o affatto eguali ai materiali degli odierni processi del dipingere, non potevano che imprimere a quei dipinti caratteri esteriori simili a quelli che oggidì se ne ricavano; come in modo analogo, attendibilmente, doveva comportarsi il più intimo effetto delle sostanze particolarmente destinate alla solidità degli strati dei colori.

Ma non è difficile ricostituire tanto nei suoi aspetti esteriori quanto nella sua generica disposizione molecolare qualsiasi superficie colorata indipendentemente dalle proprietà chimiche delle sostanze che possono comporla e dal luogo di esistenza di un dipinto.

Siano gli intermediari di coesione per la durabilità voluta di qualsivoglia strato di colore, sostanze vitree di formazione spontanea, come avvengono nei cementi di calce, o materie organiche di natura vischiosa ed essiccabile, come le colle, le gomme, le resine e gli oli seccativi, la resistenza del colore alle cause meccaniche d'’asportazione non può avvenire che per il legame fra molecola e molecola del colore prodotto dall’intermediario, il quale nello stesso tempo serve a tenerle avvinte alla superfice d'appoggio. Dippiù anzi questa materia che tiene collegato il colore, può essere in tanta abbondanza da modificare lo spazio intermolecolare e giungere anche sino alla sommersione totale del colore nel veicolo appiccicante; nel qual caso, oltre l'adesione al piano d'appoggio e laterale, accade anche la maggiore resistenza offerta dalla lamina che si può produrre su tutta la superfice esterna del colore e costituirvi la protezione massima.

Ma da questo modo di essere delle più minute parti del colore e in relazione alla quantità dell’intermediario di coesione e della sua trasparenza prendono pure origine i particolari aspetti delle superfice dipinte che si designano per opache, semilucide e trasparenti.