Le geme una sventura: niun messaggio 320Dopo la pugna.... è silenzio di morte.
Miserrima! in presenza a tanto lutto
Più addentro il core sulle tormentate
Piaghe divampa l’adorata imago!
Cuor che pure una volta coll’insonne 325Del dolor notte abbia lottato, sente
Su qual calvario la fanciulla ascende.
Tutto un giorno era corso, ed una notte
Tutta di pianto: Stenebrando appena
La via dell’etra, lacrimoso anch’esso 330Il matutin crepuscolo venia
Come colui che col pallor del volto
Quello pur dice che si tace il labbro.
Dal pavimento ove giacea, risurge
La fanciulla, odoroso apre di cedro 335Uno scrigno, e la lettera ne tragge