Pagina:La vergine di Usda.djvu/39

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Mani prolunga... Ma che veggo, un lampo?...
È baleno d’acciaro; la fanciulla
Vibra retro la destra, e in petto all’empio
Che apria le braccia, uno stilletto figge,
425E in pari tempo, di Maria nel nome
Che rapida invocò, chiesto rifugio,
Si slancia giù dalla pendice; in piedi
Quasi fossero alati lungo tratto
Ruinava diritta; il ricrescente
430Impeto vinse, e rotolar fu vista
Finchè sterpi e virgulti cespugliati
Argin le fero: là distesa giacque
In sembianza d’un Angelo dormente.
Infelloniti nel bestial volere
435Non si ristanno i Kabaïli, a gara
Chi di qua, chi di là giù per obliqui
Volgon sentieri: i più potenti intesi