Pagina:La vergine di Usda.djvu/45

Da Wikisource.

-( 34 )-

Ubaldo lascia ricader lo sguardo
Sull’adorato viso che da quella
525Di pallor riposato santitate
Nove dicea bellezze, le infinite
Forse dicea, le rivelava al core.
  A quel protratto riguardar, il pianto
S’impietria, ricadeva la palpebra
530Sull’occhio invetrïato, si serrava
Il petto; quasi dissoluti i nervi,
La testa declinò presso la fronte
Della giacente, e così chino stette
Sotto il dolor che l’inchiodava in terra.
  535L’estreme intanto adoperava forze
A vincer l’erta, grosso il cor, Iakubbe,
Mentre coll’ala nera dell’angoscia
Rimestava delle ossa in una tomba.
Da presso lo seguìa gente gravata