Pagina:La vita di Erostrato scoperta da Alessandro Verri, 1815.djvu/53

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CAPITOLO V.


Nozze festose.


Credeva la coppia amorosa celata nel profondo del cuore la scambievole fiamma, quand’ella tralucea ne’ volti, negli occhi, nelle operazioni. Perocchè senza avvedersene tratti dal nume insidioso bramavano trovarsi, ragionare insieme, insieme coglievano fiori, lieti quando conversavano, e mesti quand’erano disgiunti. Agarista e Testoride esperti delle umane perturbazioni agevolmente riconobbero ciò che ormai era tanto manifesto quanto mal dissimulato. Sembrando loro che senza onesto fine non dovesse procedere quella aperta inclinazione, Testoride in tal guisa incominciò: «Tu conosci, Agarista, da saggia qual sei, quanta sia la forza di quell’affetto, il quale ha vinto i nostri figliuoli. Madre io ti chiamo di Possideo,