Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/286

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platone. 251

Compagnevole chiamiamo quella che nasce da dimestichezza e senza legami di nascita, come tra Pilade ed Oreste. Amicizia ospitale qoella che da raccomandazioni e per lettere nasce a favore degli ospiti. Dell’amicizia adunque, altra è fisica, altra compagnevole, altra ospitale. Alcuni aggiungono, quarta, l’amatoria.

XLVII. Di governo sono cinque maniere. Una democratica; un’altra aristocratica; una terza oligarchica; una quarta regia; mia quinta tirannica. La democratica esiste in quelle città in cui comanda il popolo, e le magistrature e le leggi sceglie di per sè stesso. L’aristocrazia è in quelle dove nè i ricchi, nè i poveri, nè i nobili comandano, ma i migliori presiedono alla città. L’oligarchia è quando tra le famiglie che hanno un censo si eleggono i magistrati; poichè i ricchi sono in minor numero dei poveri. L’autorità regale si ha o per legge, o per famiglia: appo i Cartaginesi, per legge, essendo civile; tra Lacedemoni, e in Macedonia per famiglia, poichè in alcune famiglie sta la real dignità. La tirannide dove per frode e per violenza uno comanda. Dei governi adunque uno è democratico, uno aristocratico, uno oligarchico, uno regale, uno tirannico.

XLVJII. Sono tre specie di giustizia: una verso gli dei; una verso gli uomini; una verso i trapassati. Chi fa sagrificj secondo le leggi ed è sollecito delle cose sacre manifesta divozione agli Dei. Chi i mutui e i depositi restituisce opera giustamente cogli uomini. Coi trapassati chi si prende cura dei monumenti. Della giustizia adunque altra è verso gli Dei, altra verso gli uomini, altra verso gli trapassati.