Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/119

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zenone. 103

se dicasi essendo giorno. La causale è vera che incominciando dal vero, finisce nel conseguente, ma per altro non ha conseguente al fine il principio, come: Perchè è giorno, è chiaro; poichè allo è giorno consegue è chiaro, ed allo è chiaro non è seguace lo è giorno. La causale è falsa che, o incomincia dal falso, o non finisce nel conseguente, od ha al fine inconseguente il principio, come: Perchè è notte, Dione passeggia. Probabile è la proposizione che ci induce all’assenso, come: Se una cosa ne partorì un’altra, quella è madre di questa. Per altro ciò è falso; poichè l’uovo non è la madre dell’uccello. E ancora alcune proposizioni sono possibili, alcune impossibili; alcune necessarie, alcune non necessarie. Possibile e quello che si può ritenere per vero, nulla di estrinseco contrastando che sia vero, come: Diocle vive. Impossibile quello che non si può ritenere per vero, come: La terra vola. Necessario quello che essendo vero, non puossi ritenere per falso, o pur ritenere si può, ma quello ch’è ad esso estrinseco si oppone a che sia falso, come: La virtù è utile. Non necessario è ciò che e vero è, e falso può essere, nulla opponendosi di estrinseco, come: il Dione passeggia. Proposizione verisimile è quella che ha più argomenti per essere vera, come: Vivrò domani. Altre differenze vi ha nelle proposizioni e trapassamenti di esse da vere in false, e mutazioni, delle quali trattiamo ampiamente.

XLIX Ragionamento, secondo Crini, è quello che consta della proposizione, della minore e della conclusione, come il seguente: Se è giorno, è chiaro; ma è