Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/90

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76 capo primo

decretato: che Zenone di Mnasio, cizieo, sia lodato e incoronato con corona d’oro, a termini di legge, per la sua temperanza e virtù, e gli si fabbrichi del pubblico eziandio un sepolcro nel Ceramico. — Della fattura della corona e dell’erezione del sepolcro eleggerà tosto il popolo i deputati, cinque persone fra gli Ateniesi, e il cancelliere del popolo farà incidere il decreto sovra due colonne, e gli sarà concesso porre l’una nell’Academia, l’altra nel Liceo; e lo spendio che si farà per le colonne verrà ripartito dall’intendente del tesoro; affinchè vegga ognuno che il popolo degli Ateniesi onora i buoni e in vita e in morte. — Sono eletti sopra la fabbrica: Trasone anaceo, Filocle pireo, Fedro anaflistio, Medone acarneo, Micito sipaletteo, Dione peanieo.“ — E il decreto sta così:

X. Dice Antigono caristio, non aver egli negato di essere cizieo; poichè essendo uno dei contribuenti al rifacimento di un bagno, fu descritto tra questi, sopra una colonna, il nome del filosofo zenone, ed ei pregò che vi fosse aggiunto anche quello di cizieo.

XI. Fatto un giorno un coperchio cavo ad un alberello, portava attorno del denaro, affinchè il suo maestro Crate avesse pronto di che sopperire ai bisogni. — Dicono ch’ei venisse in Grecia con più di mille talenti, e li prestasse coll’usura di mare.

XII. Mangiava piccoli pani e miele, e bevea vinello profumato.

XIII. Rado usò con fanciulli; una o due volte forse con una fanticella per non parere avverso alle donne. Abitava la stessa casa con Perseo; e questi avendo