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tanto umore che basterebbe ad estinguere un piccolo iuoco. La credulità vi aiiunse l’iperbole.

Del lusardo, o lucertola, lasciò Dante questa pittura:

Come
il ramarro sotto la gran lersa
Ne’ dì canicular, cangiando siepe,
Folgore pare, se la via attraversa.

(luf. XXV).

(jruido Guinicelli così allude allo splendore, ed alla incolumità della salamandra nel fuoco:

La sua beltà piacente,
E ’l fino amor, ch’è puro,
Inver me, che son puro,
È in lei tutta piangenza
Regna pregio valente,
E valor, che non curo dir sì allo.
Tanto vi è piagenza.
Già per voi lo meo core
Altisce in tal lucore
Che si ralluma come
Salamandra in foco vive.
Che in ogni parte vive - lo meo core.

(Propug?iatoie, anno X (1877) Disp. 2. Caìizoniere Chigi avo L. VTIL ’ÀOr).