Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/326

Da Wikisource.
322

Capitolo LIX.

Postilla il Sorio: Fu tratto questo capitolo dal cap. LXV Solino; ma con qualche varietà dal suo testo, e da quello di Plinio, (Vili, 21), i quali due scrittori sono conformi.

Il testo originale di Solino qui tradotto, non recita delle quattro gambe addoppiate; ma di tre ordini di denti adoperati a mangiare, ora l’uno, ora r altro, alternatamente. Ecco il testo: Manticora quoque nomine inter haec nascitur, triplici dentium ordine coeunte vicibus alternis. E similmente Plinio: Manticora triplici dentium ordine pectinatlm eoeunti.

Anche Alberto Magno dice di essa: et très ordines dentium habet in ore sicut dicunt Plinius et Solinus. Ma il nostro Brunetto frantese il testo sopradetto, coeunte vicibus alternis, che è riferito al triplice ordine dei denti, che or l’uno si stringe a maciullare ora l’altro. Ed il maestro Brunetto intese del coito, e fece la manticora ermafrodita così recitando: Et si assemblent en tel maniere, che ore muent l’un de soz, et ore l’autre. Il traduttore toscano sconvolse peggio la cosa, pigliando a dire delle gambe ciò che Solino disse dei denti con Plinio, e sor Brunetto interpretò del coito or attivo or passivo.