Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/337

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Capitolo LVII.

«E nella sua coda ha una lana d’aiKOfc, che la si lieva co’ denti suoi, quand’egli conosce ch’egli sia preso.» Il t: Et en la fin de se eoe a une ìame de amo)’s quo li lous oste à ses dens, quant il crient estro pris. Bisogna dire che il codice usato da Bono leggesse laine, ovvero ch’egli correggesse il maestro. Il Chabaille qui non ha varianti de’ quaranta suoi codici. Solino copiato da Brunetto ( Coìlectanea, II, 30) ha villiis (u/iatorlics. Plinio (Hist. nat. Vili, 83) amatorinnì rirus e.mgno in rillo.

Nella Prelazione fu anii)ianiente dimostrato quanta diversità sia nei varii testi del Tesoro e francesi ed italiani, e quali ne siano state le cagioni.

Avvegnachè la stranezza delle notizie zoologiche dei libri IV e l’possa in qualche lettore eccitare il desiderio di maggiore ampiezza di dottrina, dallo Studio del Mussafia estraggo le notizie che seguono intorno ai medesimi libri.

Il codice L 23 ha il libro IV conforme allo stampato. Solamente il capitolo delle serene è al(luanto più diffuso. Dopo soggiunge:

De lo pesce sagitte che nasce nella contrada di Egitto.