Pagina:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu/333

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MALATESTA MALATESTI



     Fin che ’l spirto gentil soavemente
Movea le vaghe membra, ove natura
Puose per adornarle ogni sua cura,
4Con tanta gravità sì dolcemente;
     Sanza riparo ogni uom volgea la mente
E gli occhi a quell’angelica figura,
Posponendo ragion senno e misura
8Che fa l’uom singolar dall’altra gente;
     Chè nè matura età nè parca vita
Nè fredda stella aver potea valore,
11Ch’ogni cor sano era ferito al varco:
     Ma poi che morte l’ha da noi partita
Ben può permetter Giove ancor che Amore
14Spezzi il turcasso il stral la corda e l’arco.