Pagina:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu/410

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FRANCO SACCHETTI

Che a pena le comprendon gli occhi fisi.
Ma che ne avvien di questi loro avvisi?
Che i denti fanno neri e gli occhi rossi,
E di questi soprossi
40Niente si curan: pur che in tal maniera
Si possan dimostrare.
O alchimia maledetta che la vera
Carne fai dibucciare,
Pelando teste o ciglia in modo tale
45Che tormento non è con maggior male!
     Quando si vede il petto
Spinger da un capezzal largo ed aperto
E mostrar le ditelle e vie più giuso;
Non so più bieco effetto,
50Che quale è membro da portar coverto
Quel più discuopra per lo peggior uso.
Tanto di maglie hanno il busto chiuso,
Che di sopra se ’n va una gran parte
Del corpo; e l’altra in parte
55Si gonfia sì che ciascuna par pregna.
Così serrate in mezzo
Appaion: e ancor par che loro avvegna,
Per questo stringer, pezzo;
Che tal si sconcia grossa, e tal si face
60Che sotto porta un piumacciol fallace.
     Brache delle guarnacche
Alcune fanno. Van queste di sopra
Con nascosi piombini a’ piè d’intorno:
Sicchè con tal trabacche
65L’alta pianella e il calcagnin si cuopra.
Dove al suol cade, ne riceve scorno
Il copertoio smisurato e adorno.
E tirano co’ pie sì gran traìno.
Che, se pel re divino
70Così facesser, sante sarìen tosto.
Ma a tanto son venute
Ch’è di cento fiorin dell’una il costo.
E tai si son vedute
Incespicare andando a petto tese,
75Che d’un palchetto par ch’e’ sien discese.


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