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FRANCO SACCHETTI



IV

Come chi è vago di guerra vuole tal’or pace e non la trova; e non si dee di leggieri cominciare.

     Chi puote aver la pace e non la vuole,
Tal’or la va cercando e non la trova;
E chi con guerra vuol usar sua prova,
4Rovina spesso ove ogni ben si tole.
     Chi crede vincer sempre, elle son fole;
Chè negli assalti la fortuna cova,
E per far nascer qualche cosa nova
8Strane vittorie spande sotto il sole.
     Combatter dee ciascun per sua difesa,
E sanza aver ragion non assalire,
11Chè spesso chi no ’l fa perde l’impresa;
     E quattro colpi ancora sofferire
Prima ch’altri si mova a fare offesa,
14Che l’uom non sa che puote intervenire.


(La lezione di questo e dei tre superiori Sonetti è quella che ne diè Ottavio Gigli: Sermoni e Lettere di F. Sacchetti; Firenze, Le Monnier, 1857.)



XXXIX


     Verso la vaga tramontana è gita,
Quando più luce il sol co’ raggi ardenti,
3Amor, costei, ch’è con pietà fuggita.
     Cercando va li desïosi venti
Il verde e’ fiori e degli augelli il canto,
6Et ha lasciato i miei spirti dolenti.
     Dona, ove giugne, d’allegrezza tanto,
Quanto d’ond’è partita lascia pianto.




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