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592 le confessioni d’un ottuagenario.

La vita è quale ce la fa l’indole nostra, vale a dire natura ed educazione: come fatto fisico è necessità, come fatto morale ministero di giustizia. Chi per temperamento e persuasione propria sarà in tutto giusto verso se stesso, verso gli altri, verso l’umanità intera, colui sarà l’uomo più innocente, utile, e generoso che sia mai passato pel mondo. La sua vita sarà un bene per lui e per tutti, e lascerà un’orma onorata e profonda nella storia della patria. Ecco l’archetipo dell’uomo vero ed intero. Che importa se anche tutti gli altri vivessero addolorati ed infelici? Sono degeneri, smarriti, o colpevoli. S’inspirino a quell’esemplare dell’umanità trionfante, e troveranno quella pace che la natura promette ad ogni sua particella ben collocata. La felicità è nella coscienza; tenetevelo a mente. La prova certa della spiritualità, qualunque ella si sia, risiede nella giustizia.

O luce eterna e divina, io affido ai tuoi raggi imperituri la mia vita tremolante e che sta per ispegnersi!..... Tanto sembra spento il lumicino al cospetto del sole, come la lucciola che si perde nella nebbia. La tranquillità dell’anima mia è oramai imperturbata, come la calma d’un mare su cui non possono i venti; cammino alla morte come ad un mistero oscuro imperscrutabile, ma spoglio per me di minacce e di paure. Oh se fosse fallace questa mia sicurezza, la natura si piacerebbe a schernire, a contraddire se stessa! Non posso crederlo; perchè in tutto l’universo non ho trovato ancora nè un principio che sfreddi e riscaldi, nè una verità che neghi ed affermi. Un brivido mi avvisa della vicinanza del pericolo; sarebbero tanto cieche le menti, da non avere neppur l’involontario accorgimento dei nervi?...

Oh no! lo sento dentro di me; lo dissi con fede incrollabile, e lo ripeto ora con ferma speranza. La pace della vecchiaja è un placido golfo, che apre a poco a poco il varco