Pagina:Le dicerie sacre.djvu/128

Da Wikisource.

Diceria I. n9 Anche le porte inhofpire degli Anmafpi, eie foci gelate del Caucafo forate , e rotte dalle Macedoniche. Anche su per J’alpeftri, e ftta- ripeuoli cime de'Pitcnei volarono le Romane . Anche per entro l’angufta bocca dell'Oceano, e frà i due rigidi promontori d’Abila, e Calpe trappaffatono le Spagnuole. Anche per l'e* miuenza delle (Ielle Alpi macceffibili, e per Io di(co(ce(o giogo dell' Italico Appennino difee* fero le Cartaginefi. Nè fece in lomoia giamai la Natura luogo alcuno per (ito tanto (icuro, nè l’Arte lo tenne giamai per mupicione così ben difefo, done l'hurpana audacia , e la forza il ira reo non s’apfifle . Ma ceda ceda à quefto molle, e piegheuole riparo la durezza de’mort» ti,la fermezza delle niuraja (labilità delle tot* ri; pofciache si come il «oflro pacifico (lato, quantunque d’ogni altra gnerngione sfornito,affida dalla guerra,così l'altrui infoiente temerità, benche poderola di gente, e d’armi -, diffida della vittoria . Qui rimangono delufi gli aguati, confuti gli (Iratagemi, ingannate le (pie, fiaccate le fcalc . Qui lafcia la Materna* fica il difegno , la fpenenza la prattica, la Mi* 1 litia il valore, il valore l'ardimento . Perdono in quefto la puuta gli flrali.il neiuo le laocie, il filo le fpade,l'impeto le palle. Fuggono da que* fto non folo (compigliaie le falangi degli buo- mini, ma fpauetxati gli eflciciti de' Dianoli. Quefto quefto è il Cinto dato al Cananeo,profetato et andio pr;ma,che da Salomone,da Ilaia quando dide . Induatn ilium tunica tua, Cf> 1 (iugulo tuo confortato cam . Quali chetato-

  • nica.ch'é la Sindone, (ia con la cintura vna co*

lì n.cdcdma , feitificatrice di quefto ftato. Q U fa