Pagina:Le dicerie sacre.djvu/159

Da Wikisource.

ijo La MvsicaI indugio, incominciando nella per fona del Mufico due conditioni fono ncceflanamenre ri- chiefte.IaTheorica, elaPrattica. Che intenda l’arte, efappia compprre , ecco la prima_j ! Che habbia buona voce al canto , e buona mano al (uono,eccola feconda . Per quel che tocca alla prima, quale, e quanta fi fia l’cccellen- 2a , e perfmione di quefio fbursno Archirou- feo, il moflranol’opere publicateda lui. S’egli 1 poco, ò molto, ò infinitamente vaglia nell’Arte, fede ne rendono tante diuerfe mute di com- p.minienti mufìcnli, che coti ben compartiti, e fenza vn menomo errore per tutta la Natura Ji cantano. Prendete pure à difcorreredal prin- cip o al fine pet tutta la ferie delle cofe, ncn_j < foloi Mondi creati , ma etiandio gl’increati, iicercmdo ; c che altro ritrouerete, fencn_j rami concerti di Mufica l £ chi altri vorrete di- le , chefufleautrore , c componitore di tutti <|uclb concerti, e concenti, fe non quel diuir.c Cufico,di cui parliamo ? Incominciti dal Mondo Archetipo, ò Ideale, ch’è Io ftcfFo Iddio, non fu forfè opinione di dotti huemini , ch’egli fia armonia di fe Redo , e deli'Vniuerfo ì E non i leutenza di Platone, ch’eflo Iddio quando tal $\ora con feco medefino ragiona in certo mo- ; do fri sè consigliandoli, formi vn canto Muti- {

  • o,e vna Mufica canora, donde ha origine tutto l’vninerfa] concento del mondo; Lafcio l’ar- I

•ioniche confonanze , con cui Iddio timplicif. limo, per efler fomma vnità, fi diffonde nondimeno con modo ineffabile inttèpur d:uine_> I Hipcftafi; e’eorae quegli alriflimi foggettidi j c/Ta Triniti fra fefìeffi concordi fi corrifpon- doDo;$ Padre generameli Figliuolo piodotto,