Pagina:Le dicerie sacre.djvu/30

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Diceria I. »i rtzza,tutto bellezza.Ofole,occhio deliro,5zi pu- ! pilla del Cielo, fpecchio, & fuggello della Na. I tura;cenrro,& cuore delle sfere anima, & mente del mondo,fuga,& flagello dell’ombre,gemma, Se reforo della luce ,& lampa,& lumiera,.* del giorno, vita , & allegrezza de gli liuoimui, tenore, & regolatore del tempo , condottiero de gli anni,padre della generationc, Fenice de* lumi, fineftra deU’Ofiente , fanale delTVuiuer- fo, & per fine lìmulacto immortale , & incor- rottibile dello Aedo Iddio,ilquale in te hi rpo-

fio il fuo padiglione, il fuo trono, & lafua^.

reggiamo[uit in Scie tabtrnactilù f»ù. Quinci auuiene, che nella Natura torte le cofe anco fono più dell'altre nobili, pretiofe, & petfette_>, quanto più fono della qualità folate parreci. i panti. Il carbonchio fri le gemme, l’oro fra’- 1 metalli,la porpora fra'colori,il miele, fra’licor», il mufehio fri gli aromati ; tra'fio ri la rofa , ni le piante il balfamo , tra gli alberi il lauro, tri gli vccelli l’Aquila , tra'pefci il Crocodillo , tra le fiere il Leone; Roma tra le città,Caldea fra le l Prouincie,il cuore frè le membra , l'occhio fra’- I fentimcnti, l'intelletto frà le potenze, il fa?co fri gli elementi,l’Empireo, fra'Cieli, il Serafino fri gli Angioli. Laonde fe pute può alcuna feu- fa meritare l'antica Idolatria , i più fcufabili Idolatri io pet me (timo,che fuffero i Perfiani, i Caldei.& gli Egitti j, adoratori del Sole, poiché ■ febene notabilmente errarono adorando come creatrice la creatura , nulladimeno frà tutte ' le creature corporee alcuna non ve n hà ,chej meglio,ò più al viuo la diuinità rapprefcnti di quel che fi /accia il Sole Iddio è vno , il Sole I èlolo,Iddio vriifcc tré pei Cane in vna foftanza,