Pagina:Le dicerie sacre.djvu/359

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Ifo li Cttto. grortezza de’grappoli nella eccellenza dell'v- ue, e nella generosità del vino . Non è riporta la bontà del Cauallo nel freno doraco,nella fella trapunta, ò n»lle girelle riccamate, ma nella doppiezza del petto , nella robaftezza delle_> gambe , e nella ferocità dello fpirito . Nè la nobiltà dell'huomo c fondata nello Splendóre de gli ori, de gli ortri, e delle gemme, ma nella finezza della virtù , del merito , e del valore_> , Gli atrij pieni de' ritratti de’ maggiori, i portici d’infegne , e d’imprefe dipinti, le infcrittio- ni de’ motti , le fuperbie de palagi , le delitio delle ville,gli abbagliamenti delle cafe, le pompe de’trofei, i cimieri dcU'armi, i fettoni, e gli feudi delle portiere , pii) portano di marani- glia à'riguardanti, che di nobiltà a’poffefiori . Ingiuftameme s’vfurpa le prerogatiue di chi 1'- acquiftò con loda chi le poflìed* Con bia/ìmoj nè può l'oro fino d’vna inclita genealogia indorare il ruginofo ferro d'rna vitiofa pofieri- tà . Che gioua a eh! è contaminato di Tozzi coltami il legnaggio chiaro / ò che -nuoce il le* gnagg’o vile à chi di nob li cortumi ('adorna ? Quanto più è limpido Io fpeccho , tanto più chiare agli fpaiuti rapptelenta le lor laidez- ze. La chiarezza de gli auoli confonde l'ofcu- rità de’nipoti , il valore de gliantenati è l’infamia de’tral: guanti ; nè cofa vi hà , che più a- pertamtnte difeoopra le macchie de’pofteri , che la candida fama de’genitori. £ che imporra,che con lunga, e diritta periferia fi dilati la linea della profapia, fe ndl’angufto punto và a terminarli d’vna vrtupereuole fucceffione } O che v^Ie , che ben profonde , Se ampie fi di- ftcndanolebatbcdell’atboie fe poco fi folle- ua-