Pagina:Le dicerie sacre.djvu/69

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minuta arena,quefte tante fpecie d’animali, Se feroci,Se domellici, & feluaggi,& manfueti.Gi* uoco delle dica di Dio furono in Comma tutte le cofe create . Oper» digitorum ttìtrum flint Culi. Et mentre ne giua componendoli ino* • -dello .come fe opera così maranigliofa fu(I«_» vna burla,altro non faceua che fcherzare.e gi- Docate. Ludens in orbem terrttrum. Allo’ncon- tro poi nel ritratto del Verbo eterno applicò' qjjefto eterno efBgiatore tutto il fuo ingegno),' imto il fuo fiudio : & fi come in elio più che in qnalfiuoglia altra fua pittura (ì dilettò , così fopra ogni creatura l’amò.l’er la qual cofa quado colà nel monte Tabor gli piacque d’alzare alquanto il velo,che locopriua, & inoltrarne vna patte a gli occhi de’fuoi più cari ,Sc diletti (che non ad altro mirteto alludendomi : fòioà credere,cbe'l refto fi ferua appunto di quefta pato- la Transfiguratus, fe non per dinotare, ch’ali’- hora fi faceua vna moftradi quefta figura di* fnclata per modo di paflaggio) pofeia ch'egli hebbe con gl’improuifi lampi di quefto diurno ritrarrò rapita, & abbagliata la vifta di Pietro, Se inebr'.i togli l’animo di marauiglia, & di dolcezza; Cubito in quel punto fi Centi la voce dello ftello Iddio,ilqual di fua propria bocci gri-' do .Me e/l filitit meus dilettiti,in quo mibi bene compiaciti. Come s’egli dir volefle. Quefta è la viua Si vera imagine di me ftefso, Pihtura def tutto fornita, & perfetta . NeH’alcre non mi Cono io compiaciuto, percioche la mia infinita potenza haurebbe potato infiniti mondi creare . Mi compiacqui, & Codisfcci bene infinitamente nel ritratto, che Tedete , percioche in effe trasfufi,&diffufi tutto mefiefso,tutta l’efsrp- a,