Pagina:Le dicerie sacre.djvu/73

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6+ LÀ PlTTTR A alfuggellonoftro) dell’vltimo atto.doue a terminare , Si confumare fi vennero tutte le fue_> fidate operationi, non fi rede in mille,& mille eflempi dal facto libro contenuti «fpreda la paffione, & la motte del vero figliuol di Dio T Tutti furono fchizzi , & fpolutri di quefto bel ritratto, & perciò fono chiamati figure del fi* gurato .Hic autem in figura fatta fant,omnia in figura contingebant illis. Hora rifacendomi da capo dico , che quantunque il fopraccenna- to ritratto così inuolto fu(Te, & appannato dalla fafeia dcll'humana catne, era però così dili • cata, &fotti!elacouertura , che chiunque da prefTo glifi faceua poteua ben veder di fuori trafpatere i raggi della interna bellezza . Laonde Chrifto nella maniera iftefla tenuta dal buono Apelle foleua in publico efpotlo all’altrui parere , chiedendo fe pur alcuno qualche difetto vi conofcelfe . Quii vefirtim arguti mt de peccato} Parie dipinture d’Apelle furono ( come di fopra d cemrao ) conofeiute manche- uoli. Ma in quefta irreprenfibile imagine come poteua giamai trouat/ì imperfettione , ò macchia alcuna ? Qui peccatum non fteit, net inuentut e fi dolm in eri eiut. Infinoa tanto', che per propria inu'dia , & per Satanica ;fug- geftione fù dal popolo Hcbreo con ingiurie, &: ftratijcotal fignra disfigurata. Ondcilgran_j Profeta Gieremia in vifione rapito , Si preue- dendola così difparuta , & contrafatta,tutto attonito prefe à dite . Quomodo obfcuratum e fi aurumì Oimè che ftraiia met.imorfofi.che for- tuneuole, mutamento è quefto > Come fi è perduta la viuacità di que’colori, che con rancai macftria diftefe in così bella imagine la fempiterna