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procurando di pagare il terreno al suo giusto valore
pattuendone il prezzo, prima di ottenere la concessione della
linea;
dotando la strada di officine sufficienti per le riparazioni ordinarie, compresa la ritornitura delle ruote, il tutto in maggiore o minor grado, a seconda della facilità di comunicazioni di cui si gode per procurarsi pezzi fatti di fuori, o per mandar le macchine altrove in grandi riparazioni;
imitando, ove occorra, la tettoia a due piani della linea di Uttersberg (Alleg. F, III) la quale può convenire quando le merci siano destinate a star lungo tempo in deposito, cosichè la tettoia debba servire anche come magazzino;
non omettendo le tettoie a merci, ove fa bisogno e con esse i ponti a bilico e le gru, che producono nell’esercizio una economia di spesa ed un provento maggiore del loro costo;
non tralasciando nemmeno i segnali di distanza e gli orologi, anche nelle stazioni intermedie; perchè, cosi meglio provvedendo alla sicurezza ed alla regolarità del servizio, si diminuisce il pericolo di possibili catastrofi.
2.° Si può economizzare nell’esercizio delle ferrovie secondarie a scartamento ordinario:
riducendo la velocità massima della corsa a 35 o 40 chil. e quella media, comprese le fermate, a 20 o 24 chil. l’ora;
omettendo ogni servizio cumulativo;
scegliendo un personale capace e sopratutto attivo, e ponendo per norma che ogni agente deve prestare la sua opera in quel modo qualunque che il servizio esige, senza distinzione di grado, o di attribuzioni, e che niuno deve limitarsi a comandare, ma tutti abbian l’obbligo di concorrere, se fà d’uopo, all’esecuzione del lavoro;
applicando alle stazioni intermedie d’infima classe un solo individuo, abbastanza colto per regolare il servizio e tener la poca contabilità che può occorrere e pur tale da non disdegnare il lavoro del manovale e dello sviatore
disponendo che in tali stazioni il servizio dei treni sia coadjuvato dal personale viaggiante, mediante sufficiente