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58 le industrie femminii italiane


Assicurati così i mezzi, riesce possibile anticipare alle operaie la materia prima e pagare immediatamente alla consegna il lavoro, il quale, o è venduto subito a Bergamo, o viene spedito alla Sede centrale.

La grande industria, fiorentissima nella città e nei dintorni, assorbendo quasi tutta la mano d’opera, lascia un campo limitato a questa industria sussidiaria. Nondimeno gl’intendimenti del Comitato sono abbastanza apprezzati e notevoli progressi si sono già ottenuti nell’esecuzione dei lavori.

Un gruppo di lavoratrici (laboratorio Suardi) lavora, a domicilio, per conto e sotto la direzione della contessa Suardi, dedicandosi specialmente alla riproduzione di punti e di disegni antichi applicati ad usi moderni.

Molta simpatia e favore desta da tre anni l’istituzione di una scuola festiva di disegno per le operaie, iniziata dal Comitato stesso, sorretta dall’opera benemerita delle insegnanti: signora Domenighini e signorina Loverini e dalla direzione dell’egregio pittore Domenighini, professore della Scuola (maschile) d’arte applicata all’industria. Alle prime indispensabili nozioni del disegno si aggiunge l’insegnamento speciale per la riproduzione di merletti e di ricami, ottenendosi così in pari tempo l’educazione del gusto e l’emancipazione dall’opera sempre gravosa e non facile a trovarsi, dei disegnatori.

Per incarico della Sede centrale da due anni il Comitato s’incarica di predisporre e sorvegliare la vendita estiva a San Pellegrino; il singolare favore acquistato come stazione climatica da questo luogo apporta una certa rinomanza e un profitto finanziario alla nostra Società.

antonia suardi