Pagina:Le mille e una notti, 1852, I-II.djvu/220

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— Voi dovete essere stanco del viaggio; è tempo di riposare. Il vostro appartamento è preparato; ma prima di ritirarvi, scegliete fra noi quella che più vi piace, e conducetevela insieme. » Risposi mi guarderei bene dal far la propostami scelta; ch’erano tutte egualmente belle, spiritose, degne del mio rispetto e de’ miei servigi, e ch’io non avrei mai commessa l’ inciviltà di preferire una alle altre.

« La stessa dama che aveva parlato, ripigliò: — Siamo persuase della vostra civiltà, e ben vediamo che vi trattiene il timore di far nascere fra noi gelose gare; ma non vi trattenga questa discrezione: vi avvertiamo che la felicità di quella che sceglierete non farà invidia al resto, poichè abbiamo convenuto, che tutti i giorni avremo una dopo l’altra il medesimo onore, e che dopo quaranta giorni ricominceremo. Scegliete dunque liberamente, e non perdete un tempo sì prezioso al vostro riposo.

« Fu duopo cedere alle loro istanze; offrii la mano alla dama che parlava per le altre, mi diè essa la sua, e fummo condotti in un magnifico appartamento, ove le altre dame, ritirandosi, ci lasciarono soli....

— Ma è giorno, sire, » disse Scheherazade al sultano, « e vostra maestà vorrà permettermi di lasciare il principe calendero colla sua dama. »


NOTTE LX


L’indomani la sultana, allo svegliarsi, disse a Dinarzade: — Ecco in qual modo ripigliò il terzo calendero il filo della maravigliosa sua storia:

« Il giorno appresso, » diss’ egli, « aveva appena finito di vestirmi che le trentanove altre dame vennero a trovarmi tutte abbigliate in diversa guisa dal dì