Pagina:Le mille e una notti, 1852, I-II.djvu/758

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a voi: io l’ho conosciuto abbastanza ne’ miei viaggi per rispondente; e posso accertare che si farà conoscere a voi pure, tanto pel suo valore e mille altre belle qualità quanto per la grandezza del suo genio. —

«Camaralzaman rimase estremamente sorpreso che il re dell’isola d’Ebano, cui era ben lontano dal prendere per una donna, e molto meno per la sua cara principessa, avesselo nominato ed assicurato di conoscerlo; e credendosi certo di non essersi in verun luogo con lui incontrato, egli fu ancor più stupito delle lodi eccessive che sentiva prodigarsi.

«Quelle lodi però, pronunciate da una bocca piena di maestà, non lo sconcertarono; le ricevette anzi con una modestia che faceva vedere di meritarle, ma che non gl’infondevano nessuna vanità. Si prosternò davanti al trono del re, e rialzandosi: — Sire,» gli disse, «non ho termini sufficenti per ringraziare vostra maestà del grande onore ch’ella mi rende, ed ancor meno di tante bontà. Farò quanto sarà in mio potere per meritarle. —

«Uscendo dal consiglio, il principe fu condotto da un ufficiale in un sontuoso palazzo, che la principessa Badura aveva già fatto preparare espressamente per lui, ed ivi trovò ufficiali e servi pronti a riceverne i comandi, ed una scuderia piena di bellissimi cavalli, il tutto per sostenere degnamente la carica d’emiro cui era stato innalzato; quando fu nel suo gabinetto, l’intendente gli presentò uno scrigno pieno d’oro per le spese. Quanto meno poteva egli concepire da qual parte gli venisse quell’inaspettata fortuna, tanto più estremo ne era lo stupore; e mai gli cadde in pensiero che la principessa della China potesse esserne la cagione.

«In capo a due o tre giorni, la principessa Badura, per dare a Camaralzaman maggior agio di penetrare presso la propria persona, e nello stesso tempo più