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390 appendice ii.

Altre modificazioni nel numero e nello stipendio dei massari furono deliberate in vari tempi, ma durarono poco, ritornandosi al numero primitivo di due per l’oro e tre per l’argento; così talora fu concesso di rinominare gli uscenti, ma si finì coll’ordinare la contumacia di due anni, secondo il sistema tradizionale nelle magistrature veneziane.

Non è chiarito chi eleggesse anticamente i massari delle monete, che dipendevano dal doge e dal Consiglio Minore: una legge del Maggior Consiglio del 21 agosto 12871 stabilisce che la elezione dei massari all’oro ed alla moneta possa esser fatta dal doge unitamente ai consiglieri ed alla Quarantia, e nel 1327, 15 novembre2, il Maggior Consiglio ordina che tutti gli affari che riguardano l’oro e gli uffici relativi, come pure quello dei grossi tonsi (tosati), sieno trattati e deliberati dalla Quarantia, a cui delega i suoi poteri. Il 1 aprile 1354 il Maggior Consiglio delibera che i massari all’oro siano eletti ad una mano dal doge, consiglieri e capi, ed a due mani dal Maggior Consiglio, ma non più dalla Quarantia3. Ognuno degli eletti debba presentare sei mallevadori per lire 1000 ciascuno, e colle stesse formalità siano eletti i massari all’argento.

Nel capitolare dei massari della moneta è prescritto, all’articolo 9, che sulle monete sia fatto un segno per conoscere in qual tempo sieno state coniate.

Il costume di segnare le monete con punti, ora rotondi ora d’altra forma, collocati in vario posto, per conoscere lo zecchiere che era responsabile della fabbricazione, è antichissimo. Tali punti o segni si trovano pressochè in tutte le monetazioni di governi potenti ed estesi, dove molte erano le zecche ed abbondanti le emissioni, ed appariscono anche su molti denari carolingi coniati in Francia ed in Italia. Appositi registri tenevano nota dei nomi corrispondenti ai segni, il cui significato era ignorato dal pubblico e che perciò si dicevano punti secreti di zecca.


  1. R. Archivio di Stato, Maggior Consiglio, reg. Commune II, carte 86.
  2.           Ivi                                ivi                        »    Spiritus,          »       25.
  3.           Ivi                                ivi                        »    Novella,          »       28 tergo.