Pagina:Le opere di Galileo Galilei IV.djvu/40

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36 diversi fragmenti

neill’aqqua essere l’eccesso della gravità di essi corpi sopra la gravità dell’aqqua; ed, all’incontro, l’eccesso della gravità dell’aqqua sopra la gravità di altri solidi esser cagione che quelli non descendino, anzi dal fondo si elevino e sormontino alla superficie. Ciò fu sottilmente dimostrato da Archimede, ne i libri Delle cose che stanno sopra l’aqqua; ma io, per facile intelligenza di ogn’uno, tenterò di spiegarlo più chiaramente. E prima bisogna che noi definiamo quello che s’intende per più grave, men grave ed egualmente grave.

Chiamonsi egualmente gravi quei corpi o quelle materie, delle quali moli eguali pesano egualmente; onde la cera, per essempio, si diria esser in gravità simile all’aqqua se, prese due moli eguali, una di aqqua e l’altra di cera, quelle pesassero egualmente. Più grave si dirà una materia di un’altra, se una mole di quella peserà più che un’altra egual mole di questa; e parimente, quella materia sarà men grave di un’altra, della quale mole eguale peserà meno. Non sarà dunque ben detto, tanto esser grave il legno quanto il piombo, ben che si possino pigliar 2 moli dell’uno e dell’altro di peso eguale, perchè quella del legno sarà molto maggior mole che quella di piombo; ma ben con verità dirassi, il piombo esser più grave del legno, perchè un pezzo di piombo peserà più che altrettanta mole di legno. Poste queste definizioni, dimostreremo, per la sua intrinseca e natmal cagione, come i solidi men gravi dell’aqqua non possono in conto alcuno demergersi ed andare al fondo nell’aqqua, ma che per necessità una parte resterà fuori dell’aqqua; dimostreremo nel secondo luogo, i solidi più gravi dell’aqqua andar di necessità al fondo; e finalmente si proverà, che quelli che fussero egualmente gravi come l’aqqua, staranno in ogni luogo di essa aqqua, purché siano tutti sotto. E per passare alla demostrazione, piglio uno de i seguenti 2 assiomi, e suppongo: Che un peso maggiore non può esser sollevato ed alzato da un minore, essendo pari tutte le altre circostanze; o vero. Che l’ordine naturale richiede che i corpi più gravi stiano sotto i men gravi, sotto i quali anderanno, non sendo impediti.

Passo1 ora a dimostrar la prima parte, e dico:

Sia il corpo solido A, men grave dell’aqqua, ciò è men grave

34. Sia il il corpociò è me grave
  1. «Passo» è cancellato, senza che nulla vi sia sostituito.