Pagina:Le opere di Galileo Galilei V.djvu/291

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a d. benedetto castelli 287

trario della conversione diurna, quanto più ’l Sole si movesse verso oriente, tanto più si verrebbe a ritardar il suo corso all’occidentee diminuendosi o annullandosi il moto del Sole, in tanto più breve tempo giugnerebbe all’occaso: il qual accidente sensatamente si vede nella Luna, la quale fa le sue conversioni diurne tanto più tarde di quelle del Sole, quanto il suo movimento proprio è più veloce di quel del Sole. Essendo, dunque, assolutamente impossibile nella costituzion di Tolomeo e d’Aristotile fermare il moto del Sole e allungare il giorno, si come afferma la Scrittura esser accaduto, adunque o bisogna che ’l movimenti non sieno ordinati come vuol Tolomeo, o bisogna alterar li senso delle parole, e dire che quando la Scrittura dice che Iddio fermò ’l Sole, voleva dire che fermò ’l primo mobile, ma che, per accomodarsi alla capacità di quei che sono a fatica idonei a intender il nascere e ’l tramontar del Sole, ella dicesse al contrario di quel che avrebbe detto parlando a uomini sensati.

Aggiugnesi a questo, che non è credibile ch’Iddio fermasse il Sole solamente, lasciando scorrer l’altre sfere; perchè senza necessità nessuna avrebbe alterato e permutato tutto l’ordine, gli aspetti e le disposizioni dell’altre stelle rispett’al Sole, e grandemente perturbato tutto ’l corso della natura: ma è credibile ch’Egli fermasse tutto ’l sistema delle celesti sfere, le quali, dopo quel tempo della quiete interposta, ritornassero concordemente alle lor opre senza confusione o alterazion alcuna. Ma perchè già siamo convenuti, non doversi alterar il senso delle parole del testo, è necessario ricorrere ad altra costituzione delle parti del mondo, e veder se conforme a quella il sentimento nudo delle parole cammina rettamente e senza intoppo, sì come veramente si scorge avvenire.

Avendo io dunque scoperto e necessariamente dimostrato, il globo

1-3. della conversion divina, per prolungar il giorno, conforme a quello che abbiamo dalla sacra istoria, non solo non bisognava fermarlo e ritardarlo, ma per l’opposito accrescerlo cento e cento più, volte del suo naturale e consueto instituto, cioè quanto il moto d’un giorno è più veloce di quello che si fa in un anno, perchè è manifesto che diminuendosi, V — 2. a ritardare ti moto ed il suo corso, G2 Z; ritardare il moto del suo corso, A; ritardare il moto con il suo corso, Pogg. — 3. diminuendosi e annullandosi, G. G1, G2 F, P — 5-6. di quella del, G — 11. il senso litterale della Scrittura, e dire che quando ella dice, Pr., G1, H — 12. il Sole, doveva dire, Pr., G1, H — 15. uomini più, sensati, V; uomini savii e sensati. E — 22. senza confusioni o, G — 24-25. non dover alterare il senso litterale del testo, Pr., G1, H — 26. il sentimento delle, Pr., G1, H; il senso delle, A —