Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/215

Da Wikisource.

giornata seconda 207


Salv.Come dunque ci potremmo con tiri così fallaci assicurar in quello di che dubitiamo?

Simp. Potremmoci assicurar in due modi: l’uno, co ’l tirar molti tiri; e l’altro, perchè rispetto alla gran velocità del moto della Terra la deviazion dallo scopo sarebbe, per mio parer, grandissima.

Salv. Grandissima, cioè assai più d’un braccio; già che il variar di tanto, ed anco di più, si concede che accaschi ordinariamente anco nella quiete del globo terrestre.

Simp. Credo fermamente che la variazion sarebbe assai maggiore.

Salv. [Calcolo di quanto i tiri d'artiglieria dovrebbero svariar dal segno, posto il moto della Terra.]Or voglio che per nostro gusto facciamo così alla grossa un poco di calcolo, se così vi piace, che ci servirà anco (se il computo batterà, come spero) per avvertimento di non se ne andar in altre occorrenze, come si dice, così facilmente preso alle grida, e porger l’assenso a tutto quello che prima ci si rappresenta alla fantasia. E per dare ancora tutti i vantaggi a i Peripatetici e Ticonici, voglio che ci figuriamo esser sotto l’equinoziale, per tirar con una colubrina di punto bianco verso occidente al berzaglio in cinquecento braccia di distanza. Prima cerchiamo, così (come ho detto) a un di presso, quanto può essere il tempo nel quale la palla, uscita dal pezzo, giugne al segno, che sappiamo esser brevissimo, ed al sicuro non è più di quello nel quale un pedone cammina due passi; e questo è ancor manco di un minuto secondo d’ora, perchè, posto che il pedone cammini tre miglia per ora, che sono braccia novemila, essendo che un’ora contiene tremila seicento minuti secondi, vengono a farsi in un secondo passi dua e mezo: un secondo dunque è più che il tempo del moto della palla. E perchè la rivoluzion diurna è ventiquattr’ore, l’orizonte occidentale si alza quindici gradi per ora, cioè quindici minuti primi di grado per un minuto primo di ora, cioè quindici secondi di grado per un secondo d’ora; e perchè un secondo è il tempo del tiro, adunque in questo tempo si alza l’orizonte occidentale quindici secondi di grado, e tanto ancora il berzaglio: quindici secondi però di quel cerchio, del quale il semidiametro sia di braccia cinquecento (che tanta si è posto esser la lontananza del berzaglio dalla colubrina). Or guardiamo nella tavola de gli archi e corde (che ecco qui appunto il libro del Copernico), qual parte è la corda di quindici secondi del semidiametro che sia braccia cinquecento: qui si vede, la corda di un minuto primo esser manco di