Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/684

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676 esercitazioni filosofiche


i proietti col moto della Terra. Ma vediamo quanto abbino di efficacia questi vostri discorsi. Prima voi ponete per fondamento del mobile, che si ha da movere, una superficie di materia dura come l’acciaio, e poi passate nell’applicazione ad una molle, rara e cedente come è l’aria all’aria istessa; e volete che nella medesima maniera sia qui la vostra palla di artiglieria sostentata, come sopra quella superficie durissima, d’acciaio. Di più, forse non sarebbe nè anco vero (se ben questo poco importa per ora) che quel mobile si movesse in eterno, essendo egli il motore, e l’impeto impressogli di virtù finita e defettibile, nè essendo quel moto naturale; già che se bene fusse naturale alla Terra tutta la circolazione, la parte sua separata, di qual si voglia figura si fusse, non avrebbe questo potere, come voi medesimo intendesti di dire contra Aristotile. Ma passiamo più oltre. Che il moto retto non sia incompossibile col circolare, è in buon senso vero; ma che non sia grandemente ritardativo di esso, e specialmente se l’uno sia intorno al centro e l’altro diretto all’istesso, è falsissimo, implicante di contradizzione e repugnante alle sensate esperienze. Pratichiamlo. Sia una gran ruota, anzi pur l’orbe della Luna; e poniamo, per essempio, che si aggiri intorno alla Terra, come intorno al suo centro, senza approssimarsi mai, nè più nè meno, ad esso, e con l’istessa velocità raggiri il fuoco e l’aria sino alla Terra. Pongasi nella Luna medesima un gran sasso che debba venir in Terra ed unirsi con lei; lascisi cadere a piombo; io vi domando: Si approssimerà niente alla Terra, o no? Se non si approssimerà, dunque mai arriverà in Terra, ma sarà sempre nel segno ove fu posto. Se si avvicinerà col suo moto cadente, mentre egli viene a basso, la Luna in giro avrà scorso più oltre senza dubio immaginabile; ed ecco che il moto circolare non è del tutto compossibile col retto: altrimenti l’istesso cadente sarebbe egualmente veloce e non egualmente veloce nell’istesso tempo e circa l’istesso segno, che è impossibile e contradicente. Or se, cadendo giù, quel che si volta in giro s’avanza, non avranno l’istesse velocità circolari, ancorchè ammettessimo il discenso per linee traversali con voi, e per conseguente non si salverebbono l’equalità di moti cadenti, se la Terra non stesse ferma. È ben vero che può il moto retto participar del circolare, e diverebbe all’or misto o tortuoso, come si vede di una nuvola, che da sè stessa va all’insù direttamente e da i venti è in altra banda raggirata. All’ora il moto retto ed il circolare sono più compossibili, quando non concernano l’istesso segno o centro, come una palla cadente può, cadendo, ruotar in sè stessa, ed ecco il moto circolare intorno al suo proprio centro, ed il retto al centro della Terra, senza impedimento o ritardamento. Ma non è al vostro propositopostille 1, già che voi volete quel moto del sasso circolare intorno alla Terra, acciò adegui il suo moto, ed in oltre l’altro col quale s’avvicini al cen-

  1. ed al proposito di chi posson esser le coso che son fuor di tutti i propositi?