Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/734

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726 esercitazioni filosofiche


gravità ò indurrò velocità; adunque, dove è maggior gravità, ivi sarà maggior velocità, dubito che non incorriate in una altra sorte di equivoco, cioè in quella che  1 prova idem per idem, perchè a voler poter con Aristotile inferirò che la velocità cresca secondo la proporzione delle gravità  2, non basta supporre indeterminatamente che la gravità induca la velocità, ma, convien supporre che la velocità cresca secondo l’accrescimento della gravità; ma questa è poi la medesima conclusione che s’intende di dimostrare: et sic novissimus error esset peior priore.

7. Voi, seguendo di voler pur corroborare la medesima proposizione, incorrete nel settimo orrore, con dire che tutte le verità delle misure infallibili de’ pesi son fondate sopra questa irrefragabile. Qui la prima e la più congrua risposta sarebbe il domandarvi che mi andaste dichiarando ad una ad una quali siano queste che voi chiamate verità di misure de’ posi, mostrandomi di più come siano fondate sopra la irrefragabile etc.; ma la mia clemenza non vuole che io vi induca a martirizzarvi in cercare quello che già mai non trovereste, perchè non è al mondo. Vi scuserò bene in parte di proferire simil concetto non falso nè vero, perchè è senza senso, essendo voi, per quello che si scorge dalla vostra dicitura, ed anco per vostra propria confessione, assai ignudo delle scienze matematiche, delle quali quella parte che considera i momenti della gravità e della velocità de’ corpi, che si chiama meccanica, è membro assai nobile e principale. Userò bene, a vostro benefizio, questo atto di carità, di trarvi d’errore, se saprò esplicarmi a bastanza, con dichiararvi quello che è vero e che voi avereste dovuto e forse volsuto dire, ma vi sete confuso. Però sappiate che le gravità, le velocità e loro momenti entrano  3 nelle contemplazioni mecaniche, ma però senza mai apprender per vero che le velocità de’ gravi liberamente cadenti seguano la proporzione delle gravità di quelli, perchè questo è falsissimo. Voi, per quel che io vo conietturando, avete trovato scritto (e forse nell’introduzione di Aristotile alle Questioni Mecaniche) di gravità, di velocità maggiore e minore  4, e di certo rispondere proporzionatamente questa a quella; e venutovi il bisogno, per mantenimento dell’opinione di Aristotile e vostra, avete accozzato insieme cotali parole con ordine tale, che formino la proposizione che dice  5, le maggiori e minori velocità de i mo-

  1. in quello che, M, L
  2. della gravità, M, L
  3. sappiate che le velocità de’ gravi e loro movimenti entrano, M
  4. maggiori e minori, V; maggiore minore, M
  5. la proporzione che dice, V