Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/75

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giornata prima. 67

li quali hanno la contrarietà de i moti sursum et deorsum e della leggerezza e gravità; ma i cieli, che si muovono circolarmente, al qual moto niun altro è contrario, mancano di contrarietà, e però sono incorruttibili etc.

Sagr. Piano, signor Simplicio. Questa contrarietà, per la quale voi dite alcuni corpi semplici esser corruttibili, risied’ella nell’istesso corpo che si corrompe, o pure ha relazione ad un altro? dico se l’umidità, per esempio, per la quale si corrompe una parte di terra, risiede nell’istessa terra o pure in un altro corpo, qual sarebbe l’aria o l’acqua. Io credo pur che voi direte che, sì come i movimenti in su e in giú, e la gravità e la leggerezza, che voi fate i primi contrari, non posson essere nel medesimo suggetto, [I contrari che son causa di corruzione, non riseggono neill'istesso corpo che si corrompe.]così nè anco l’umido e ’l secco, il caldo e ’l freddo: bisogna dunque che voi diciate, che quando il corpo si corrompe, ciò avvenga per la qualità che si trova in un altro, contraria alla sua propria. Però, per far che ’l corpo celeste sia corruttibile, basta che in natura ci sieno corpi che abbiano contrarietà al corpo celeste; e tali sono gli elementi, se è vero che la corruttibilità sia contraria all’incorruttibilità.

Simp. Non basta questo, Signor mio. Gli elementi si alterano e si corrompono perchè si toccano e si mescolano tra di loro, e così possono esercitare le lor contrarietà; ma i corpi celesti sono separati da gli elementi, da i quali non son nè anco tocchi, [Corpi celesti toccano, ma non sono toccati da gii elementi.]se ben essi toccano gli elementi. Bisogna, se voi volete provar la generazione e corruzione ne i corpi celesti, che voi mostriate che tra loro riseggano le contrarietà.

Sagr. Ecco ch’io ve le trovo tra di loro. Il primo fonte dal quale voi cavate le contrarietà de gli elementi, è la contrarietà de’ moti loro in su e in giú; adunque è forza che contrari sieno parimente tra di loro quei principii da i quali dependono tali movimenti; e perchè quello è mobile in su per la leggerezza, e questo in giú per la gravità, [Gravità e ieggerezza, rarità e densità, son qualità contrarie.]è necessario che leggerezza e gravità sieno tra di loro contrarie; nè meno si deve credere che sien contrari quegli altri principii che son cagioni che questo sia grave, e leggiero quello. Ma, per voi medesimi, la leggerezza e la gravità vengono in conseguenza della rarità e densità; adunque contrarie saranno la densità e la rarità: le quali condizioni tanto amplamente si ritrovano ne i corpi celesti, che voi stimate le stelle non esser altro che parti piú dense